Il recente Decreto Legislativo n. 102 del 04 luglio 2014, in attuazione della direttiva europea 2012/27/UE, ha introdotto l’obbligo di installazione di sistemi per la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ogni utente e l’obbligo di termoregolazione per ogni singola unità, interventi che devono essere realizzati entro il 31/12/2016.
La norma tecnica di riferimento per la contabilizzazione è la UNI 10200, che stabilisce i criteri per l’equa ripartizione delle spese negli impianti centralizzati di produzione del calore e le compatibilità tra i diversi tipi di terminali di emissione ed i sistemi di contabilizzazione.
Ciò comporta l’installazione di:
In alternativa, qualora l’installazione di un contatore per ogni utente (contabilizzazione diretta) non risulti tecnicamente fattibile, o sia troppo oneroso in termini di costi (con riferimento alla norma tecnica UNI EN 15459), è possibile installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia emessa da ogni radiatore (contabilizzazione indiretta).
Per l’installazione del sistema di termoregolazione il modo più semplice per eseguire l’intervento è quello di inserire semplici valvole termostatiche, ovvero piccoli apparecchi da collegare al radiatore che permettono di regolarne la temperatura a seconda delle diverse esigenze: tarando la valvola si ha la possibilità di aumentare la temperatura nella stanza finché non vengono raggiunti i gradi desiderati, allorché l’emissione di calore si blocca in automatico sino alla nuova richiesta dell’ambiente da scaldare.
L’installazione di un sistema di termoregolazione permette di risparmiare energia fino al 30%.
Se adeguando l’impianto a norma di legge viene sostituita anche la caldaia, è possibile accedere alle detrazioni fiscali del 65% prolungate per il 2015 dalla Legge di Stabilità 2014, senza sostituire la caldaia la detrazione accessibile è quella del 50%.
Ricordiamo invece che per il mancato adempimento le sanzioni possono variare da 500 a 2.500 € a condomino.
La legge 102 introduce inoltre la necessità di rivedere la ripartizione dei costi di riscaldamento secondo quanto indicato nella norma tecnica 10200.
Il calcolo della quota fissa e della parte variabile dipende in questo caso dalla prestazione dell’edificio nel suo complesso e di ogni singola unità immobiliare, secondo un calcolo definito dal progettista o da un tecnico abilitato, presentato in assemblea.
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